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Conti pubblici, lo ‘sprofondo rosso’ delle società partecipate

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Conti pubblici, lo ‘sprofondo rosso’ delle società partecipate

PERUGIA – Le società controllate da Regioni, ex Province e Comuni, in Italia, sono 7.181 (impiegando 237mila persone), ma solo 4.217 hanno presentato i bilanci 2014 con debiti accumulati per 83 miliardi e perdite nell’ultimo anno pari a 962 milioni. È quanto rileva uno studio dal centro studi di Unimpresa a livello nazionale.

La spesa. La spesa per il personale ammonta a oltre 11 miliardi l’anno, mentre il costo medio per lavoratore è di 45mila euro: il massimo in Valle d’Aosta con 110mila euro, livello più basso in Molise con 23mila euro. Sono 469 le aziende che hanno conti in rosso da tre anni, quasi tutte operanti nel settore dei trasporti (114).

I dati. Lo studio di Unimpresa è basato sui dati della Corte dei conti e prende in esame le aziende che hanno correttamente presentato i bilanci relativi all’esercizio 2014 approvati nel corso dell’anno successivo: si tratta di 4.217 soggetti “censiti” su un totale di 7.181. Le restanti 2.964 società e organizzazioni “pubbliche”, di fatto, hanno una gestione ‘opaca’.

I settori. Su 4.217 realtà, 552 (13,09%) operano nel campo dell’acqua, dei rifiuti e delle reti fognarie e 211 (13,40%) sono a totale partecipazione pubblica; 334 (7,92%) sono imprese distributrici di energia elettrica e gas (111, pari al 7,05%, a totale partecipazione pubblica); 342 (8,11%) sono le utility dei trasporti (105, pari al 6,67%, a totale partecipazione pubblica); 236 (5,60%) le aziende del comparto sanità (105, pari al 6,67%, a totale partecipazione pubblica). Nel settore acqua, rifiuti e reti fognarie le aziende in perdita risultano 95 (7,92%), nell’area energia elettrica e gas quelle in “rosso” sono 53 (4,42%), nel campo dei trasporti 114 (9,51%), nella sanità 51 (4,25%).

Tabella ricerca Unimpresa

Dipendenti. I dipendenti totali delle aziende a controllo pubblico sono 237.179 (99.075 quelli di imprese al 100% della Pa). In Valle d’Aosta i dipendenti sono 2.611 (619 quelli di imprese al 100% della pa), in Piemonte 20.465 (8.380), in Lombardia 51.830 (24.485), in Liguria 9.381 (6.181), in Trentino Alto Adige 10.752 (4.164), in Veneto 23.140 (6.678), in Friuli Venezia Giulia 6.124 (1.479), in Emilia Romagna 33.789 (6.771), in Toscana 20.834 (5.017), in Umbria 2.304 (915), nelle Marche 5.768 (1.331), nel Lazio 15.385 (9.467), in Abruzzo 2.535 (946), nel Molise 433 (410), in Campania 11.359 (9.374), in Puglia 7.143 (4.980), in Basilicata 405 (16), in Calabria 1.287 (720), in Sicilia 3.552 (1.571), in Sardegna 8.091 (5.571).

I costi. Il costo maggiore è in Valle d’Aosta con 110,2mila euro annui per dipendente (cifra che scende a 61,1mila euro se si guarda a tutto il bacino delle imprese pubbliche), quello più contenuto in Molise con 23,7 mila euro (26,8mila), Piemonte 46,1mila (52mila), Lombardia 47,6 (52,2mila), Liguria 44,8mila (46,3mila), Trentino Alto Adige 52,8mila (53,1mila), Veneto 46,4mila (48,2mila), Friuli Venezia Giulia 54,4mila (54mila), Emilia Romagna 39,9mila (40,8mila), Toscana 44,7mila (44mila), Umbria 48,9mila (53,2mila), Marche 41,8mila (42,9mila), Lazio 25,4mila (35,9mila), Abruzzo 38,7mila (43,3mila), Campania 42,6mila (42,5mila), Puglia 44,6mila (43,2mila), Basilicata 38,4mila (48,2mila), Calabria 34,6mila (45,9mila), Sicilia 34,7mila (39,9mila), Sardegna 39,5mila (42,2mila).

L’assetto societario. Per quanto riguarda l’assetto di controllo 2.642 società sono a partecipazione mista pubblico-privato e 1.575 risultano pubbliche: Lombardia (su 891 complessivi nella regione), 173 in Toscana (su 512), 165 in Veneto (su 448), 158 in Emilia Romagna (su 462), 100 in Piemonte (su 377), 80 in Trentino Alto Adige (su 149), 60 in Liguria (149), 69 nelle Marche (su 177), 58 in Puglia (su 136), 54 in Campania (su 106), 53 in Sardegna (su 90), 52 nel Lazio (su 115), 37 in Sicilia (su 76), 25 in Abruzzo (su 64), 22 in Friuli Venezia Giulia (su 105), 10 in Molise (su 18), 18 in Umbria (su 63), 8 in Calabria (su 33), 2 in Basilicata (su 10).