STRONCONE – Il sindaco di Stroncone, Alberto Falcini, lo aveva promesso a margine della vicenda che lo aveva portato agli onori delle cronache nazionali: i dipendenti infedeli, i cosiddetti “furbetti del cartellino” sarebbero stati sanzionati anche dall’amministrazione, oltre alla situazione giudiziaria in essere. Così è stato. Oggi pomeriggio, in consiglio Comunale, il primo cittadino ha infatti annunciato il licenziamento di sei dei sette dipendenti coinvolti.
La vicenda era emersa lo scorso giugno, quando al termine di una lunga indagine i Carabinieri avevano arrestato sette dipendenti del comune, tutti maschi fra i 37 e i 62 anni, sorpresi a timbrare il cartellino per poi svolgere altre attività rispetto a quella di lavorare, spesso utilizzando anche le automobili del parco comunale. Fu proprio il sindaco Falcini a far scattare l’indagine poi denominata “badge in Comune”, con una denuncia ai Carabinieri dopo che i suoi ripetuti avvertimenti ai dipendenti coinvolti erano rimasti lettera morta.
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I sette erano stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata continuata in concorso. Concluso il procedimento disciplinare, le lettere di licenziamento sono state già notificate ai sei. Un settimo dipendente è stato sospeso per 20 giorni dall’attività lavorativa.