CiTTA’ DELLA PIEVE – La Polizia, su ordine della Procura della Repubblica ha elevato una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre albanesi, indagati per detenzione e spaccio a Città della Pieve.
Il provvedimento arriva alla fine una indagine condotta dalla squadra Mobile di Perugia con il supporto del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche. L’organizzazione aveva messo in piedi una notevole attività di spaccio di cocaina e hashish per servire i clienti delle province di Perugia, Siena e Terni.
Il fatto
La vicenda parte nell’ottobre 2021. Come scrive in una nota il procuratore Raffaele Cantone “Le indagini si sono sviluppate dall’ottobre 2021 con appostamenti e osservazioni dirette attraverso Gps, telecamere di sorveglianza, intercettazioni telefoniche ed ambientali. Nel mirino sono finiti tre fratelli e l’operazione ha consentito di recuperare circa tre etti di cocaina e 1,5 chili di hashish: se messi sul mercato avrebbero fruttato oltre 30.000 euro di guadagno. Individuati diversi ruderi e anfratti dove gli indagati nascondevano la droga. Proprio la presenza dei molteplici confini amministrativi, che racchiude tre province e due regioni in pochi chilometri quadrati, è stata sfruttata dagli indagati per eludere eventuali controlli ed attenzioni investigative. Infatti, spesso, lo stupefacente veniva nascosto nel territorio di una provincia, ma ceduto in una della altre due limitrofe, in maniera da rendere più difficoltose le indagini». Eseguite anche perquisizioni domiciliari che hanno permesso di sequestrare anche 2 mila euro in contanti e cinque telefoni”.