TERNI – Un traffico anomalo registrato a Mazara del Vallo da alcune Sim acquistate da uno stesso venditore di Terni. Nel caso della scomparsa di Denise Pipitone, la bambina di 4 anni che si è come dissolta il 1. settembre del 2014, spunta una vicenda inquintante riportata dal Corriere dell’Umbria e rivelata da un post Facebook del magistrato Mara Angioni, che coordinò le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone ed oggi giudice del lavoro a Sassari.
Il sasso nello stagno
Il magistrato lega gli accadimenti del giorno della scomparsa di Denise con una circostanza avvenuta a Terni. “Quante sim telefoniche attivate tutte presso lo stesso dealer di Terni hanno comunicato fra loro il 1.9.2004 a Mazara del Vallo!”, dice l’ex pm del tribunale siciliano su Facebook. La Angioni è sotto processo a Marsala dopo che i pm Roberto Piscitello e Giuliana Rana l’hanno accusata di aver fornito informazioni non veritiere, o comunque parziali o incomplete, ai colleghi che hanno riaperto uno dei casi irrisolti più clamorosi della storia della cronaca nera del nostro Paese.
Scenari investigativi
Angioni ha così iniziato a parlare, adombrando scenari investigativi o mai presi in considerazione o accantonati ed il messaggio sibillino su facebook è il segnale che vorrebbe di nuovo contribuire ad arrivare alla verità sulla vicenda. Sempre nell’ambito di questa vicenda, la Angioni dice che “a Giulianova, il primo settembre 2004 sono emerse dai tabulati conversazioni telefoniche fra una delle diverse persone con scheda sim acquistata sempre dallo stesso dealer di Terni, e una persona residente a Giulianova, nonché un contatto di quest’ultima. Conversazioni mai spiegate in modo credibile, neppure nel corso del processo contro Jessica Pulizzi. Sono telefonate collegate con la pluralità di schede telefoniche vendute dallo stesso dealer? Si riuscirà mai a pescare il bandolo della matassa?”.