TERNI – “Ho deciso di candidarmi a sindaco quando alla Regione hanno fatto la cosa più sbagliata, dicendo che potevo costruire lo stadio, senza la sostenibilità della clinica: come dire che il bambino è nato sano, però è morto”. Stefano Bandecchi, patron della Ternana e di Unicusano si presenta come coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e lancia la candidatura a sindaco. In platea, oltre al coordinatore comunale Riccardo Corridore, anche l’ex leghista Fiorini. Parole dolci spese per Melasecche (“lo vedrei bene in Regione: lo sento tutti i giorni, è una persona seria: gli ho detto di riflettere”) e per Latini (“è uno dei pochi che ha cominciato a risanare la città, secondo me potrebbe essere un buon seguito, magari può fare il vicesindaco. Potrebbe esserci la possibilità che si unisca a noi”),
E l’annuncio: “Farò un’offerta per rilevare l’Interpan. Aspettiamo l’esito dell’asta il 20 dicembre e poi vedremo come muoverci”
L’attacco a Coletto
Parole meno dolci per l’assessore alla sanità Coletto, senza mai nominarlo: “Sulla clinica ci sono stati 25 pareri positivi e uno solo negativo che arriva dal Veneto, da uno che non ha mai lavorato : la nostra procedura era esatta e purtroppo la Regione non si è mai presa la briga di leggerla. Chi ride in faccia ai ternani quando fa dichiarazioni, non mi piace. Quante prese in giro dobbiamo ancora tollerare? Io mi candido anche se la Regione dovesse venirmi contro. Noi ci saremo anche alle Regionali e alle Europee”.
No a conflitti di interesse
Bandecchi respinge le accuse di conflitti di interesse: “Il Palasport l’ho acquisito prima di candidarmi e io mi sono candidato quando mi hanno detto no per la clinica – dice -Comunque, dove ci sarà conflitto farà un passo indietro. Ma ad oggi non ho mai ricevuto un euro né un favore dal Comune, anzi è contrario”
Il declino della città
“Bisogna riportare a Terni – ha detto – lavoro, economia, industria, sport e benessere. Questo è il solo modo che c’è per evitare che i giovani cadano nella droga. Bisogna fare in modo che i giovani restino a lavorare qui e non vadano a Brescia o Milano.Terni ha bisogno di qualcosa di importante e se non sarò eletto sindaco starò all’opposizione, ma con la mia candidatura voglio far uscire la città dalla sua comfort zone”.
Tesoro antico
La cura della città, l’arte, l’archeologia e la cultura in generale per Bandecchi saranno alcune delle linee guida a cui si ispirerà il suo eventuale mandato da sindaco. “Nel sottosuolo c’è un tesoro storico e archeologico da valorizzare in ogni modo. Servono ambizione e risorse: c’è una Terni ricca che potrebbe mettere finalmente mano al proprio portafogli. La città, che ha una mentalità operaia, mi sembra molto divisa fra chi ha le possibilità e chi non ne ha. Ma serve una nuova borghesia, serve armonia, e possiamo risollevare chi ha bisogno e risollevarci tutti insieme”.
E ancora: “Questa negatività credo che sia entrata nelle ossa degli italiani, forse escludendo i milanesi, non solo dei ternani. È un problema nazionale figlio della miseria, ma questo chinare la testa sempre e comunque mi dà fastidio. A livello nazionale siamo costretti a dire ai nostri figli di andare a costruirsi una vita all’estero perché qui resterebbero poveri per sempre. Non sapete quanti ternani mi scrivono da altri Paesi: molti di loro vorrebbero tornare ma sanno che non possono farlo. Più in generale, in Italia si risparmia e si taglia così tanto che fra un po’ usciamo di casa nudi”. La sfida è lanciata.