TERNI – Prove tecniche di Ungheria a Terni. Tensione davanti a Palazzo Spada dove il sindaco Stefano Bandecchi, già protagonista nei giorni scorsi di uno scontro verbale con un giornalista di Umbria TV (Pietro Cuccaro), che aveva osato fargli una domanda scomoda, stavolta è quasi venuto alle mani nientemeno che con Gianluca Diamanti, addetto stampa del Comune.
Ci sarebbe anche riuscito se da quelle parti non si fosse trovato – per caso- il presidente della cooperativa Actl Sandro Corsi che si è messo in mezzo evitando lo scontro fisico. Sono volate a quanto sembra parole grosse da parte di Bandecchi nei confronti di Diamanti, il quale a quanto pare aveva chiesto nei giorni scorsi solo il rispetto degli spazi e dei luoghi istituzionali. Il video che trovate qui sotto è esplicativo.
L’attacco e la minaccia
Un sindaco che prende quasi a botte un dipendente comunale, che in ogni caso è un cittadino, per giunta senza una motivazione valida se non quella di non essere uno “yesman”. Ancora più grave le parole che Bandecchi – il quale, va ricordato, è anch’egli un giornalista, iscritto all’ordine del Lazio, che lo ha già messo sotto inchiesta per un attacco feroce alla stampa da presidente della Ternana – ha pronunciato ai colleghi di Umbria 24: “È un coglione, mi ha messo le mani addosso. Dice di essere un giornalista ma per me non vale niente manco come persona. C’è stato uno scontro sotto al Comune, sono stato aggredito. Ho un testimone che ha visto che mi ha messo le mani addosso. Se lo rivedo gli spacco la testa”.
Tutto avrebbe origine, secondo quanto confermano anche diverse fonti giornalistiche dalle offese che Bandecchi avrebbe riservato ai giornalisti che martedì scorso avevano disertato la conferenza stampa di Alternativa Popolare convocata con modalità d’urgenza attraverso lo stesso ufficio stampa del Comune, pur trattandosi in realtà di una conferenza politica e non istituzionale. Offese dalle quali l’ufficio stampa si sarebbe dissociato: “Faremo segnalazioni all’Ordine, ricorderò esattamente le facce di chi se n’è andato”, ha detto Bandecchi. Come se fosse obbligatorio presenziare alle conferenze stampa, fra l’altro.
L’Ordine dei giornalisti
In una nota l’ordine dei giornalisti dell’Umbria “apprende con sconcerto quanto accaduto all’esterno del Palazzo comunale di Terni tra il sindaco Stefano Bandecchi e il collega dell’ufficio stampa Gian Luca Diamanti. Nell’attesa dell’ulteriore chiarimento dei fatti, l’Odg esprime pieno sostegno e convinta solidarietà al collega, pronti ad affiancarlo in qualsiasi eventuale iniziativa intenda intraprendere in ogni sede a tutela della propria dignità personale e professionale. Visto il grave episodio, l’Odg sospende la richiesta di incontro con lo stesso sindaco annunciata nei giorni scorsi, esprimendo al contempo preoccupazione per il clima di intimidazione che si sta creando verso la categoria”. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci a questo proposito un incontro col Procuratore generale della Repubblica e con il Prefetto Bruno.
La versione di Bandecchi
“Ha tentato di aggredirmi ed io mi sono difeso andandomene, ma se torna ad aggredirmi di nuovo gli do due pizze”: lo ha detto il sindaco di Terni Stefano Bandecchi all’Ansa, dopo l’acceso battibecco sotto il palazzo comunale della città tra lo stesso sindaco Stefano Bandecchi e il responsabile della comunicazione della giunta comunale, Gianluca Diamanti. “Il motivo per cui sono stato aggredito? Chiedetelo a lui”, aggiunge il sindaco, che poi ne ha anche per l’Ordine umbro dei giornalisti: “Trovo schifoso il comunicato dell’Ordine che non si dovrebbe permettere di partire dal presupposto che io sono il condannabile”. “Pure io sono un giornalista, iscritto all’albo dei pubblicisti, come pure l’altro è un giornalista e quindi perché l’Ordine ha già deciso che sono io in torto?”, chiede il sindaco. “L’Ordine dei giornalisti – sottolinea ancora Bandecchi – si è affrettato a dire che non vuole parlare con me, forse dovrebbe chiedere ai giornalisti umbri che intenzioni hanno nei miei confronti”. Infine, il sindaco assicura che non sarà aperta alcuna procedura interna all’amministrazione comunale: “Per me la vicenda si chiude qui”, assicura Bandecchi.
Diamanti: mai aggredito
“Smentisco categoricamente di avere aggredito verbalmente e tanto meno fisicamente chicchessia, come mai fatto in vita mia”: così Gianluca Diamanti all’Ansa. Che non ha voluto aggiungere alcuna altra considerazione sull’episodio”.