Il colloquio
A margine del question time a Montecitorio anche l’onorevole Raffaele Nevi, vice presidente del gruppo di Forza Italia, ha avuto un colloquio con il ministro Giorgetti. “Mi ha ribadito, al di là delle dichiarazioni appena rilasciate – fa sapere il parlamentare -, che sta seguendo personalmente la vicenda della cessione del sito produttivo di viale Brin ed è molto fiducioso del buon esito dell’operazione. L’ho trovato molto informato e cosciente dell’importanza del sito ternano per la siderurgia italiana. Giudico positivo questo colloquio – conclude Nevi -, ma chiaramente vanno tenuti gli occhi ben aperti fino alla fine e noi di Forza Italia manterremo alta l’attenzione su questa vicenda, che interessa non solo Terni ma l’intero Paese”.
L’appello della Uilm
Intanto sulle vicende di Ast, questa volta legate a produzione, sicurezza e ambiente, intervengono le rsu Uilm. “Il percorso di vendita che sta interessando Ast non deve in alcun modo rappresentare un alibi finalizzato a limitare nel prossimo delicato periodo le attività e le iniziative sindacali e dei lavoratori” scrivono in una nota, sollecitando l’azienda “al confronto in commissione congiunta in merito a tutte le misure di tutela e salvaguardia da Covid-19” di tutti i lavoratori. Inoltre le rsu considerano “fondamentale mantenere e laddove necessario, alzare ulteriormente l’attenzione su tutte le materie riguardanti ambiente e sicurezza. Soprattutto in questi particolari mesi, dove anche i trend produttivi sono buoni – scrivono -, gli impianti devono essere proporzionalmente performanti, non devono in alcun modo emergere segnalazioni che si vada nella direzione del recupero costi a discapito di essenziali manutenzioni le quali, come noto, se non adeguatamente eseguite o erroneamente rinviate, potrebbero come prima conseguenza far aumentare i rischi infortunistici per i lavoratori». Insomma, siamo al conto alla rovescia.