ASSISI – La prima bici firmata Gino Bartali, con incastonata l’immagine della Madonna e con la quale il campione di ciclismo arrivò secondo al Tour de France del 1949, rimarrà esposta per un periodo al ‘Museo della Memoria, Assisi 1943-1944’ dove si racconta la storia di ‘Ginettaccio’ e di tutta la rete clandestina che salvò centinaia di ebrei negli anni delle persecuzioni razziali. Grazie al collezionista padovano Gianfranco Trevisan, nella città di San Francesco è arrivato questo importante cimelio, svelato nel giorno del 109/o anniversario della nascita del campione, nel corso di una cerimonia di consegna avvenuta nella sala della spogliazione alla presenza del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, Gioia Bartali, nipote del ciclista, la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della memoria, oltre a Trevisan.