La storia
La cappella è stata voluta e finanziata dal cardinale Gentile Partino da Montefiore. Fu interamente affrescata da Simone Martini nel 1313-1318. Il suo ciclo di affreschi è una delle opere più significative del maestro senese. Un documento del marzo 1312 testimonia lo stanziamento da parte del cardinale di 600 fiorini d’oro per costruire ed affrescare una cappella nella basilica inferiore di San Francesco. Nella primavera dello stesso anno il cardinale è documentato a Siena, in viaggio per Avignone in quanto incaricato di trasferire il tesoro pontificio presso la nuova sede francese. A Siena probabilmente si accordò con Simone Martini per l’affrescatura della cappella. Nell’ottobre dello stesso anno, il cardinale morì a Lucca, prima di raggiungere Avignone. Simone Martini lavorò nella cappella in almeno tre fasi. Iniziò i lavori nel 1312-1313, lasciando sospesa la Maestà del Palazzo Pubblico di Siena a cui stava lavorando. In questa prima fase realizzò ad Assisi i disegni per le vetrate e forse iniziò gli affreschi. Tornò a Siena intorno al 1314 per ultimare la Maestà, per poi tornare di nuovo ad Assisi dopo il giugno del 1315.
La seconda fase
Qui iniziò la seconda fase con la realizzazione di tutti gli affreschi della cappella. Nel 1317 fu chiamato da Roberto d’Angiò a Napoli, ma subito dopo tornò ad Assisi, per ultimare (e in alcuni casi rifare) gli affreschi di santi a figura intera sotto l’arcone di ingresso. I lavori furono compiuti probabilmente entro il 1318. Gli interventi di restauro saranno presentati sabato, dal Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, OFMConv, insieme al funzionario responsabile dell’area storico-artistica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Giovanni Luca Delogu, il direttore della Galleria nazionale dell’Umbria, Marco Pierini, e il Capo restauratore, Sergio Fusetti. Alle 18 sarà possibile visitare la cappella restaurata e a seguire si terrà un concerto, di canti e musiche medievali, dell’Ensemble La Douss’aura.