Undici umbri coinvolti nella truffa del contachilometri: raggiro da 130 auto
Condividi

In manette In manette pure due donne di origine romena, altri tre indagati sono ricercati. La gang, come ricostruito dall’indagine coordinata dal pm di Ancona Daniele Paci, ha ottenuto profitti per 500mila euro: promuoveva vendite sui maggiori motori di ricerca piazzando i mezzi a persone convinte di trattare con una vera concessionaria ad Ancona. Clienti da tutta Italia erano invitati nelle sedi di Ancona per visionare le auto, incappando nella truffa.
Regioni Le auto con i contachilometri modificati sono state vendute in particolare nelle Marche (71) e in Abruzzo (12) ma anche in Umbria (11), Emilia Romagna (11), Molise (9), Lazio (9), Toscana (8), Puglia (5), Veneto (3), Lombardia (3), Piemonte, Sardegna e Liguria (1). I carabinieri della stazione anconetana di Brecce Bianche hanno analizzato centinaia di vendite: in molti casi il gap tra percorrenza reale e alterata era tale da rendere i mezzi pericolosi per incolumità dei passeggeri e circolazione stradale. Le indagini si sono allargate a un’officina di revisioni che certificava costantemente l’esito positivo dei controlli sui mezzi risultati poi con chilometri scalati. I venditori sostenevano che le vetture fossero riconducibili ad unico proprietario benché in realtà fossero state in possesso di vari automobilisti. L’Associazione Codici è a disposizione dei consumatori coinvolti nella truffa. Chi è stato vittima del raggiro può contattare lo Sportello Nazionale al numero 06.5571996 oppure all’indirizzo email segreteria_nazionale@codici.org.
Seguici su
Diventa un nostro follower Diventa un nostro follower Diventa un nostro follower