TERNI– Fumata nera, come prevedibile, per il centrosinistra ternano sul fronte del possibile candidato unico. L’ipotesi era quella di andare alle primarie, Claudio Fiorelli e Jose Maria Kenny. Il quale è stato bacchettato, proprio nei giorni scorsi dall’Alleanza degli Innovatori.
Il professore argentino, nel corso della presentazione della sua autocandidatura, infatti, aveva detto di essere stato cercato per un incontro da questi ultimi ma la cosa – hanno fatto sapere i civici- non corrisponde a realtà. Al tavolo in via Mazzini, sede del Pd erano presenti oltre ai Dem (con Bori e Spinelli), Il M5S, Terni Valley, Senso Civico, Rifondazione Comunista, Articolo 1, Verdi, Sinistra Italiana, Terni Immagina. Tavolo a vuoto, non si è trovato l’accordo, ci si riaggiornerà, forse. Perchè anche dentro al Pd non tutti sono d’accordo per le primarie.
Di sicuro l’aria dentro al Pd è pesante. I promotori dell’operazione Kenny (Paparelli, Raffaelli e Di Girolamo) continuano a spacciarlo per civico, quando invece pesa sul suo passato una consiliatura da consigliere del Pds. Sono gli stessi che – dicono alcuni bene informati dentro i dem- avrebbero fatto cadere il possibile appoggio a Diotallevi, nome che avrebbe raccolto consensi fra i cattolici anche a destra, soltanto perchè la proposta non è venuta dal Pd che “non si fa imporre i candidati da nessuno”.
Centrodestra alla corda
Gira la pallina del centrodestra. Forza Italia ha deciso di appoggiare Orlando Masselli, in un ticket che prevede la leghista Valeria Alessandrini vicesindaco e un assessorato di peso al Carroccio- corrente Latini -, probabilmente pe l’assessore al welfare Ceccotti: “Il direttivo provinciale di Terni, con un confronto appassionato, ha espresso l’orientamento di privilegiare la scelta del candidato espresso dal partito di maggioranza relativa, verificando che lo stesso sia nelle condizioni di raggiungere l’unità della coalizione in tempi brevissimi senza lasciare scorie interne che potrebbero essere fatali al buon esito delle elezioni”, scrivono gli AzzurriMa Latini non molla: è intenzionato a correre e come avevamo anticipato, potrebbe farlo con una civica di disturbo che come è evidente, andrebbe a togliere voti al primo turno al candidato ufficiale del centrodestra.
Terzo Polo, c’è la quadra
Il Terzo polo guarda con attenzione agli scenari e sta allargando il campo: oltre a Italia Viva,Civici X, Alleanza degli innovatori, + Europa e Liberali è ormai fatta anche per l’ingresso di Azione (dove Santino Rizzo si è chiamato fuori dai giochi, resosi conto che avrebbe corso da solo). Da capire cosa faranno Terni Civica (del consigliere Michele Rossi, ormai ai margini della maggioranza), il Psi (quello di Nencini, che a Terni è rappresentato da Rossano Pastura) e il nuovo Psi di Caldoro, che ha aperto una sede a Terni in questi giorni. Il nome del candidato sindaco, probabilmente in grado di prendere voti anche nel centrodestra, dovrebbe uscire nelle prossime ore: dopo il no di Luca Diotallevi, si sfoglia la margherita delle disponibilità ma l’intesa ci sarebbe già.
L’altro incomodo
La notizia è che ci sarà molto probabilmente il consigliere uscente Emanuele Fiorini: l’ex Lega e Fratelli d’Italia, sembra essere intenzionato a comporre una sua lista che ne sostenga la candidatura a sindaco.