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Ambiente, dal consiglio regionale arriva il semaforo verde al Piano rifiuti

Passa con 13 sì uno degli atti fondamentali della legislatura. Ecco le novità. Tutti bocciati i venti emendamenti presentati. Fora vota con la maggioranza

Le novità del Piano

“Il Piano – si legge in una nota di Palazzo Cesaroni – individua sei obiettivi generali: ridurre la produzione dei rifiuti; minimizzare lo smaltimento in discarica con il conferimento massimo del sette per cento del totale rifiuti urbani entro il 2030, con cinque anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale; incrementare quali-quantitativamente la raccolta differenziata al fine del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio e recupero dei rifiuti (indice di riciclo al 65 per cento entro il 2030) con cinque anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea e nazionale; uniformare le modalità dei sistemi di raccolta; aumentare la conoscenza e promuovere l’adozione di comportamenti consapevoli e responsabili in tema di rifiuti ed economia circolare; razionalizzare e ottimizzare il sistema impiantistico nel rispetto del principio di prossimità ed al fine del contenimento dei costi. Sarà l’Auri a decidere la localizzazione dell’impianto di termovalorizzazione, la cui messa in esercizio viene prevista per il mese di gennaio 2028, segnando così l’interruzione del conferimento in discarica dei rifiuti derivanti dal ciclo di gestione dei rifiuti urbani che potranno essere recuperati dal punto di vista energetico”.

Emendamenti

Venti emendamenti del gruppo M5s (alcuni dei quali sottoscritti anche da alcuni consiglieri del Pd) sono stati bocciati a maggioranza dall’aula. Riguardavano implementazione di un sistema regionale per il compostaggio di comunità; politiche contro lo spreco alimentare; defiscalizzazione del commercio di prodotti sfusi e alla spina e delle attività artigianali di riparazione; sperimentazione regionale del vuoto a rendere per gli imballaggi di vetro; transizione digitale e dematerializzazione dei documenti; attuazione della direttiva sulla riduzione della plastica; impiantistica per il riciclo della plastica, del vetro, dei materiali tessili, degli inerti, dello spazzamento stradale, del secco indifferenziato; riduzione dei rifiuti prodotti; incremento degli obiettivi della raccolta differenziata; distanza degli impianti di trattamento dagli edifici sensibili; costi per la costruzione del termovalorizzatore; bonifica del sito di Terni-Papigno; costi di trattamento e smaltimento; incremento potenza termica di impianti esistenti. Respinto anche l’emendamento di cui era primo firmatario Michele Bettarelli (Pd), sottoscritto anche da altri consiglieri Pd e M5s, relativo al soggetto che deve decidere sulla localizzazione dell’inceneritore, modificando Auri con Regione.

 

 

 

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