PERUGIA – La situazione di quella che viene definita una vera e propria “invasione di cinghiali” ha ormai “oltrepassato il limite di guardia” secondo gli agricoltori della Coldiretti. E anche in Umbria, dove questa emergenza “ha assunto un’elevata e particolare gravità”. Per questo motivo si è svolto giovedì in piazza Italia a Perugia, in concomitanza con le altre piazze italiane, un ‘flash mob’ per porre di nuovo all’attenzione di istituzioni e cittadini l’allarme cinghiali acuitosi con l’emergenza Coronavirus. Con i rischi derivanti dalla proliferazione della specie “che causa danni non solo economici ed ambientali, ma anche per salute e la sicurezza pubblica” come ha dichiarato il presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti.
Il pericolo “Non è mai stato così alto in Umbria – afferma il direttore Coldiretti Umbria Mario Rossi – l’allarme per l’invasione di cinghiali che con l’emergenza Covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini. Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Il forte auspicio – prosegue Rossi – è quello che la sensibilità in questi ultimi mesi dimostrata dal governo regionale ma anche territoriale, sfoci in un sostegno convinto per queste ulteriori richieste che mirano alla sicurezza di tutta la collettività”. Tra i rappresentanti delle istituzioni regionali, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il presidente dell’assemblea legislativa Marco Squarta e l’assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni. Al termine del flash mob, una delegazione Coldiretti è stata ricevuta dal prefetto di Perugia Armando Gradone.