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A Gualdo arriva una scuola calcio con inglese, cinema e hip hop

Al via un innovativo progetto multidisciplinare che presto si allargherà anche alla musica, destinato a tutti i ragazzi del vivaio del Gualdo Casacastalda. Il ds Balducci: "L'avviamento al calcio deve avere una funzione educativa"

GUALDO TADINO – Calcio, va bene. Ma anche e soprattutto crescita umana e culturale. Al Gualdo Casacastalda hanno deciso che ai bambini della scuola calcio non può e non deve bastare. Attorno al pallone che rotola si può costruire molto di più. Per esempio, l’uomo della società futura. Educare al calcio, ma anche in generale allo sport. “Educare alla vita buona”, per usare il nome di una delle realtà coinvolte nel progetto multidisciplinare varato dal sodalizio del presidente Fabrizio Rinaldini, la cui prima squadra milita in Eccellenza.

Lingue straniere, sport e cura del fisico. Il Gualdo Casacastalda metterà a disposizione dei propri ragazzi un insegnante di hip hop  ed una insegnante di inglese. Non solo. il club ha stipulato anche una convenzione con l’Atletica Tarsina, con l’Azzurra Gualdo per il nuoto e appunto con la associazione “Educare alla vita buona” che consentirà ai bambini e ragazzi del team biancorossogialloverde di andare al cinema a prezzo ridotto. Perchè la crescita umana passa anche dalla conoscenza e dalla scoperta del  patrimonio cinematografico. E il progetto si allargherà presto anche alla musica – è in via di definizione la convenzione con una scuola – e al tennis. Una idea innovativa che è stata presentata nel corso di una conferenza stampa allo stadio Carlo Angelo Luzi.

“Funzione educativa”. “Questa proposta – dice il direttore sportivo del team Roberto Balducci, ex gloria biancorossa  – fa parte di un progetto innovativo iniziato la scorsa estate con le due edizioni dei GC Soccer Days dove, oltre al calcio, avevamo offerto anche altre opportunità ai giovani atleti. A nostro avviso la scuola calcio deve avere una funzione educativa e il bambino deve vivere diverse esperienze sotto il profilo motorio e culturale.  Durante questa età, oltre al calcio, è giusto far provare loro altre esperienze. Se le famiglie vorranno, i loro ragazzi avranno a disposizione un ventaglio di attività. Siamo aperti a qualsiasi altra collaborazione e vogliamo far lavorare in sinergia quante più realtà possibli. La società ha fatto uno sforzo enorme sotto il profilo economico e organizzativo per far crescere il suo vivaio e questo ha comportato avere un budget più contenuto per la prima squadra, ma la nostra priorità è diventare un punto di riferimento educativo e sociale. I risultati della prima squadra saranno comunque una conseguenza del lavoro che sta iniziando dal basso”.

Marco Campese, altra colonna del team e oggi ds del vivaio, va ancora più a fondo: “Ai bambini vanno dati stimoli di diversi tipi perché sono utili alla loro crescita- dice –  Il nostro principale obiettivo, insieme a quello tecnico, è di far vivere lo spogliatoio e la partita in un certo modo, così che i ragazzi portino con loro questo bagaglio a scuola e nella vita.”

Il presidente Rinaldini guarda lontano: “Abbiamo iniziato un percorso insieme a diverse altre associazioni. Vogliamo mettere i ragazzi della nostra scuola calcio (gli iscritti sono al moento 89 ndr) nelle migliori condizioni per sviluppare le proprie inclinazioni. E’ nostra intenzione aprirci al territorio e per questo è nata già una stretta collaborazione con il Cerqueto con il quale andremo a costruire insieme alcune importanti iniziative. Il nostro auspicio è che si possa iniziare a collaborare strettamente anche con le altre società”

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Emanuele Lombardini
Emanuele Lombardini
Giornalista, cittadino d'Europa

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